CORATO | Delocalizzazione dell'elettrodotto, la città dice no

2011-02-18 48

CORATO | Delocalizzazione dell'elettrodotto, la città dice no E' ancora un nodo da sciogliere la vicenda dell'elettrodotto Terna di Corato. Si tratta di una linea elettrica ad alta tensione lunga quasi 6 chilometri che da almeno vent'anni passa per gran parte nella zona 167 sulle teste di tanti cittadini, sfiorando scuole, supermercati, chiese e centri sportivi. Il documento firmato da Comune di Corato e Terna nel Gennaio del 2008 ha stabilito che i tralicci dovranno essere trasferiti in campagna, in una zona definita "di rispetto" e priva di abitazioni. La zona scelta, però, - poche centinaia di metri oltre la ex statale 98 -, pur essendo poco fuori città, è tutt'altro che disabitata. Ci sono case, villette, aziende che vedrebbero irrimediabilmente passare la linea dell'alta tensione a pochissimi metri di distanza, con tutte le conseguenze che si possono immaginare. Per ridurre al minimo l'impatto ambientale e sanitario, il comitato di cittadini della zona 167 e quello dei residenti della zona "cuscinetto", hanno da sempre chiesto a gran voce l'interramento della linea elettrica. Una richiesta, peraltro, inizialmente sottoscritta -- ma sinora non assecondata - anche dallo stesso Comune di Corato nel Pirp - Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie - denominato "Area di collegamento tra il Centro storico e la zona 167". Per continuare una doverosa attività di vigilanza ed informazione, in concomitanza con il periodo fissato per la partenza di lavori di delocalizzazione della linea elettrica, il Comitato difesa dall'elettrodotto - con il patrocinio della Regione Puglia - ha organizzato il 2 e 3 Luglio 2010 una "due giorni di mobilitazione" per l'interramento della linea elettrica. fonte:www.coratolive.it Intervista al Prof. Livio Giuliani - Centro Ricerche M.Catone - Roma e a Francesco Tarantini - Presidente Legambiente Puglia 

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